Oscar, le curiosità dell'82esima edizione, 06 marzo 2010

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Riddick™
view post Posted on 6/3/2010, 17:38




Oscar, le curiosità dell'82esima edizione
Sfida in famiglia tra Cameron e Bigelow

Count down per la notte più attesa dello star system. 10 pellicole per il miglior film, ma la lotta è tra Avatar e The hurt locker


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ROMA (6 marzo) - Domenica notte si assegnano gli Oscar, un evento che quest'anno si preannuncia ricco di colpi di scena, dominato dalla sfida in famiglia tra James Cameron con il kolossal Avatar, e l'ex-moglie Kathryn Bigelow con The Hurt Locker film che, a sorpresa, ha conquistato 9 candidature al pari di Avatar. Ecco le novità e le curiosità dell'82esima edizione.

I più nominati. Avatar di James Cameron e The Hurt Locker di Kathryn Bigelow hanno conquistato 9 candidature a testa. Gli altri film che hanno conquistato più nomination sono Inglorius Bastards di Quentin Tarantino (8), Precious di Lee Daniels e Up in the air di Jason Reitman (entrambi 6) e il cartone animato Up (5).

Davide contro Golia. Entrambi con nove candidature agli Academy Awards sono due film che, a parte il tema della guerra, più diversi non potrebbero essere. Avatar porta in scena un fantasy tecnologico e rivoluzionario in 3D che in realtà ha già vinto la sfida al botteghino diventando il film più visto di tutti i tempi; The Hurt Locker ha invece perso quella stessa sfida al box office incassando davvero poco, ma trovando ottimi giudizi da parte della critica. A giocarsi alla pari gli Oscar è un film come Avatar costato circa 300 milioni di dollari e che ha incassato ormai oltre 2 miliardi e uno, come quello della regista, costato 15milioni di dollari e che ha messo in cassa solo 16,5 milioni in tutto il mondo.

Sfida in famiglia. La battaglia tra il gigante Avatar e il thriller di guerra The hurt locker sarà anche una battaglia coniugale perchè i due registi, James Cameron e Kathryn Bigelow, sono stati sposati. In realtà il testa a testa per James Cameron e l'ex moglie Kathryn Bigelow c'è già stato. I due si sono sfidati ai Bafta, gli Oscar inglesi, e il dramma ambientato nella guerra in Iraq ha avuto la meglio sul film di tutti i record ambientato sul pianeta Pandora: The Hurt Locker ha vinto sei premi tra cui quello per miglior film dell'anno e Kathryn Bigelow, che l'ha diretto, ha battuto l'ex marito James Cameron, aggiudicandosi il premio come miglior regista. Bigelow è la prima donna a vincere questo premio.

La conduzione. Una novità riguarda la cerimonia con il ritorno della doppia conduzione, affidata a Steve Martin e Alec Baldwin, che viene dopo oltre 20 anni dall'ultima affidata nel 1987 a Chevy Chase e Goldie Hawn. A Steve Martin e Alec Baldwin spetterà l'ingrato compito di tentare di ripetere il successo avuto l'anno scorso da Hugh Jackman.

In 10 per un Oscar. Altra novità è la scelta di portare da 8 a 10 i concorrenti nella categoria miglior film, cosa che non accadeva dal 1943. L'ampliamento a dieci film ha permessi l'ingresso nella battaglia per gli Oscar a un'ampia gamma di pellicole che altrimenti sarebbero state ignorate. Così a fianco dei due super-favoriti, sono entrati nelle nomination film come il fantascientifico District 9, l'intenso A Serious Man dei fratelli Coen, l'ambiguo An Education, il sorprendente The Blind Side e persino il cartone animato Up.

Oscar in rosa. Kathryn Bigelow è la quarta donna a essere candidata come miglior regista dopo l'americana Sofia Coppola nel 2003 per Lost in Translation, la neozelandese Jane Campion nel 1993 con Lezioni di piano e l'italiana Lina Wertmuller nel 1976 con Pasqualino Sette Bellezze.

Il parere dei bookmakers. Gli scommettitori non hanno dubbi: Kathryn Bigelow vincerà la sfida con l'ex marito, JamesCameron, nella corsa agli Oscar 2010. Gran parte dei bookmakers italiani danno The Hurt Locker come favorito rispetto ad Avatar per la vittoria finale nelle due categorie più prestigiose dell'Academy: film e regia. Dovrebbero riservare pochissime sorprese gli altri premi. Come miglior attore è favorito Jeff Bridges per «Crazy Hearts», mentre per la statuetta di miglior attrice è corsa a due tra Sandra Bullock e Meryl Streep. Per quanto riguarda gli Oscar a miglior attore e miglior attrice non protagonisti che dovrebbero andare - salvo sorprese - rispettivamente a Christoph Waltz per Inglorius Bastards e MòNique per Precious.

Gli esclusi. Nemmeno l'allargamento a dieci pellicole delle nomination in corsa per l'Oscar come miglior film è riuscito a evitare sorprese e delusioni. L'assenza di Invictus di Clint Eastwood e dei campioni d'incassi Star trek e Una notte da leoni ha fatto storcere il naso a molti critici. Il film su Nelson Mandela ha ottenuto le candidature per Morgan Freeman e Matt Damon, ma non è riuscito a entrare nella top ten dei film. Lo stesso Clint Eastwood non è stato preso inconsiderazione dall'Academy nella categoria per il miglior regista. E non è l'unico deluso: Inglorius Bastards di Quentin Tarantino è stato applaudito da pubblico e critica, ma il protagonista Brad Pitt è stato completamente ignorato. Anni di dominio nelle classifiche musicali non sono serviti a nulla: le canzoni che gli U2 e Paul McCartney hanno scritto rispettivamente per il drammatico Brothers e per il rifacimento di Stanno tutti bene di Giuseppe Tornatore, ovvero Everybody's Fine con Robert de Niro, non sono state prese in considerazione.

Delusione italiana. È dal 2006, anno della nomination de La bestia nel cuore di Cristina Comencini, che gli italiani vengono esclusi dalla candidatura a miglior film straniero. Quest'anno ha fallito anche Baaria di Giuseppe Tornatore, nel quale erano state riposte grandi speranze. Non è la prima volta che il regista siciliano è costretto a riporre le ambizioni da Oscar anzitempo, era accaduto infattianche nel 2008, quando a rappresentare l'Italia agli Oscar era stato scelto il giallo La Sconosciuta. Anche in quel caso Tornatore non aveva potuto bissare il successo del 1990, con Nuovo Cinema Paradiso, che invece gli valse l'Oscar. Tornatore era tornato a concorrere per la statuetta dell'Academy anche nel 1996, con L'uomo delle stelle e anche in questo caso non aveva avuto successo. Il regista siciliano quest'anno è in buona compagnia a sorpresa infatti neppure Pedro Almodovar con Gli abbracci spezzati non è riuscito ad ottenere una nomination. Sembrano lontani (e da quel 1999 è passato più di un decennio) i tempi in cui Roberto Benigni trionfava agli Oscar con La vita è bella.

Gli italiani. Dopo l'esclusione di Baaria, l'Italia si consola con 6 candidature: quella per il calabrese Mauro Fiore per la fotografia di Avatar, quella per la coppia Aldo Signoretti/Vittorio Sodano per il make-up de Il Divo, la nomination agli italo-americani Marco Beltrami per le musiche originali di The Hurt Locker e Michael Giacchino per le musiche originali di Up, quella ad Alessandro Camon, uno dei due sceneggiatori di The Messenger, e quella allo sceneggiatore e regista di origini napoletane Armando Iannucci per In the loop. Aldo Signoretti è alla terza candidatura agli Oscar dopo Moulin Rouge e Apocalypto, Vittorio Sodano alla seconda dopo Apocalypto, mentre Alessandro Camon e alla sua prima nomination.

La rivelazione. Lei si chiama MòNique, è una corpulenta attrice afroamericana sconosciuta in Italia ma nota negli Usa come conduttrice tv e potrebbe aggiudicarsi l'Oscar come non protagonista per la sua interpretazione nel film Precious, opera all-black diretta da Lee Daniels, candidata a sei statuette, tra cui quella per la miglior film. Già presentato a Cannes 2009 e al Sundance, la pellicola, malgrado la sua rappresentazione senza sconti della vita degli afroamericani di Harlem, è diventata una bandiera del black power. Non a caso, tra gli interpreti, ci sono popstar come Mariah Carey e Lenny Kravitz. E tra chi ha sostenuto pubblicamente il film, battendosi perchè avesse una distribuzione adeguata sul territorio americano, c'è un'icona a stelle e strisce come Oprah Winfrey.

Meryl Streep da record. L'attrice Meryl Streep è in lizza per la sedicesima volta per un Oscar. È un primato assoluto. Mai nessuno, uomo o donna, ha fatto meglio di lei: sia Katharine Hepbburn che Jack Nicholson si sono fermati a 12. Ma se da una parte le sedici candidature sono un evidente omaggio alla straordinaria continuità delle interpretazioni ad altissimo livello della attrice sessantenne, dall'altra tendono ad oscurare un fatto meno positivo per Meryl Streep: l'attrice è uscita solo due volte dalla cerimonia degli Oscar con una statuetta in mano: accadde la prima volta nel 1980 quando venne premiata come attrice non protagonista per la sua interpretazione in Kramer contro Kramer e di nuovo nel 1983 quando vinse come attrice protagonista per il drammatico ruolo de La Scelta di Sophie. Negli ultimi 27 anni la Streep è uscita sempre sconfitta dalla battaglia degli Oscar. Il record della donna con il maggior numero di vittorie spetta a Katharine Hepburn che se n'è aggiudicata 4.

La prima volta agli Oscar. Quasi tutti esordienti gli attori non protagonisti, la categoria tradizionalmente meno prevedibile: a parte Woody Harrelson, due nomination in carriera, Matt Damon, Stanley Tucci, Christoph Waltz e Christopher Plummer gli altri sono alla prima nomination. Stessa situazione per le donne non protagoniste dove la Cruz è alla terza nomination, ma Vera Farmiga, Maggie Gyllenhaal, Anna Kendrik e MòNique sono alla loro prima. Prima nomination in carriera anche per due protagonisti dello star system mondiale: Colin Firth con A Single Man, film grazie al quale si è già aggiudicato la Coppa Volpi a Venezia e Sandra Bullock con The Blind Side.

La seconda volta di un cartoon. Up non è il primo lungometraggio d'animazione nella storia ad ottenere una nomination come miglior film, accanto alle pellicole live action. Nel 1992 era già successo con La bella e la bestia che però non era stato candidato tra i film d'animazione. Con la doppia candidatura di miglior film e miglior film d'animazione, Up stabilisce invece un primato che potrebbe anche generare un paradosso: trionfare tra i film, ma non tra i cartoon.

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